
Quando in guerra le armi non servono: La battaglia di Hacksaw Ridge.
La vera storia di Doss, militare pacifista
Ciao ragassuoli!
Con che frequenza chi è “diverso” viene criticato e deriso? Sfortunatamente troppo spesso. Si viene emarginati facilmente se si ragiona o si agisce in modo differente dalla maggior parte delle persone. A volte però è proprio ciò che ci rende diversi a renderci anche unici e indispensabili.
Lo ha ben capito Desmond Doss, militare decisamente fuori dal comune. Per la sua fede religiosa, infatti, si rifiutò sempre di toccare le armi, ma nonostante questo riuscì ad ottenere una Medaglia d’Onore, la più alta decorazione militare assegnata dal Governo degli Stati Uniti.
Fu proprio il suo modo di agire differente durante la battaglia di Okinawa del 1945 a renderlo un caso memorabile nella storia, al punto da ispirare Mel Gibson a girare un film basato sulla sua vita: La battaglia di Hacksaw Ridge. La pellicola vede nei panni del protagonista Andrew Garfield, e la partecipazione di attori del calibro di Vince Vaughn, Sam Worthington (il protagonista di Avatar) e Hugo Weaving (il re elfo de Il Signore degli Anelli).
E’ per film come questo che amo il cinema. Pellicole di questo tipo, infatti, sono in grado di far scoprire al grande pubblico le storie di persone comuni che hanno compiuto grandi gesti. E le scelte di Desmond Doss appartengono a questa categoria.

Trama/La vera storia
Nel film viene mostrato come l’uomo desiderasse partecipare alla Seconda Guerra Mondiale per dare il suo aiuto; per questo motivo decise di arruolarsi come soccorritore dei feriti di guerra.
L’addestramento militare, però, prevedeva obbligatoriamente il superamento delle prove di uso delle armi, prove a cui Doss non era disposto a partecipare. Egli, infatti, apparteneva alla chiesa cristiana avventista del settimo giorno, e per la sua fede era fondamentale non utilizzare alcuna arma.
Per questo motivo rifiutò l’ordine dei suoi superiori di imbracciare il fucile.
Immaginatevi la reazione del capitano quando uno dei nuovi arruolati, fra l’altro mingherlino —e non solo perché nel film è interpretato da Andrew Garfield, pare che anche nella realtà fosse un fuscello— immaginatevi, dicevo, la reazione del capitano quando si rifiutò di eseguire un suo ordine, per di più aggiungendo la richiesta di non lavorare il sabato, giorno di riposo obbligatorio per la sua religione.
Come potete immaginare le reazioni dell’esercito non furono positive. Oltre a guadagnarsi il soprannome di “Doss il vigliacco”, venne pestato dagli altri commilitoni che vedevano nel suo rifiuto un gesto di arroganza. Venne poi accusato di insubordinazione, finì in carcere e gli venne negata la licenza per presentarsi in chiesa il giorno del suo matrimonio.
Presto però il suo destino sarebbe cambiato.
Vai alla prossima pagina per sapere come.
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